sabato 9 luglio 2022

NEW ORLEANS - 1978



Crogiolo di culture, sapori, suoni e colori, New Orleans, la principale città della Louisiana, è nota in tutto il mondo per la musica, ovvero il jazz (che qui è nato), per la sua cucina multietnica, per i locali e le feste, in particolare il Mardi Gras (carnevale) e per la magia, o meglio, il vudù. Insomma, sembra che ce ne sia abbastanza perché i Queen ci vadano a nozze.

Fondata dai francesi nel 1718 in onore del Duca di Orlèans, venne ceduta agli spagnoli dopo soli 60 anni. Questi la controllarono per altri 40 anni, prima che i francesi la riconquistassero e la vendettero agli Stati Uniti d'America. La sua parte più antica e caratteristica, tra le principali destinazioni turistiche, è il quartiere francese con la mitica Bourbon Street, conosciuto anche come Vieux Carré. Il distretto nel suo insieme è stato designato come monumento storico nazionale e, a discapito del suo nome, è formato per la maggior parte da edifici costruiti durante il periodo di influenza spagnola.


Nelle vie del “quartiere” si trovano i locali più celebri e prendono vita gli eventi più importanti. Il principale e tra i più conosciuti è il Mardi Gras, importato in America dai francesi alla fine del Seicento sulla scia del Carnevale parigino, si fuse con le danze tribali e i riti indigeni, dando origine all’odierna manifestazione. New Orleans si riempie di carri allegorici, maschere e concerti di jazz. Un altro evento molto conosciuto riguarda la comunità LGBT, il Southern Decadence, una parata in maschera che si svolge sempre nel quartiere francese durante la festa nazionale del Labor Day. Ovviamente non può mancare il New Orleans Jazz & Heritage, un festival che abbraccia tutti i sottogeneri del jazz: dall' r'n'b, al blues, all'afro, al rap, al folk e così via e che ogni anno prende vita tra la fine di aprile e la prima settimana di maggio.


È in questa cornice che nella notte di Halloween del 1978 si è scritta una delle pagine più controverse - e per questo leggendarie - della storia dei Queen: il colossale e “selvaggio” party che accompagnò la presentazione alla stampa dell'album Jazz al New Dreams Fairmont Hotel, oggi chiamato “The Roosevelt New Orleans”, uno dei più lussuosi della città.


I Queen avevano tenuto il terzo dei 28 concerti del tour promozionale dell'album Jazz negli USA al Municipal Auditorium. Terminato lo spettacolo fecero la loro entrata regale, allo scoccare della mezzanotte, nella sala principale del Fairmont accompagnati dall'Olympia Marching Brass Band e da una serie di personaggi bizzarri che avrebbero animato l'orgiastica nottata.



Costata oltre duecentomila dollari, prevedeva la presenza di spogliarelliste, drag queen, lottatrici nel fango, mangiafuoco, contorsioniste, danzatori vudù, oltre ai mitologici nani calvi che giravano tra i quattrocento invitati (giornalisti e dirigenti delle due case discografiche della band, la EMI e la Elektra, provenienti da ogni parte del mondo) con vassoi legati in testa e ricolmi di cocaina. Su questo ultimo particolare non è mai stata fatta chiarezza fino in fondo, anche se lo stesso Roger Taylor, trent'anni più tardi, ammise che la maggior parte delle storie raccontante su quel party fossero vere.


Il giorno seguente, i Queen riappaiono in pubblico in una piuttosto assonnata conferenza stampa organizzata al Brennan's, uno dei ristoranti più eleganti del quartiere francese, situato in Royal Street in un pregevole edificio a due piani costruito nel 1795, che originariamente ospitava la Banque de la Louisiane, la prima banca della Louisiana. Questo è il luogo ideale per provare quella che è universalmente conosciuta come la migliore cucina statunitense con il suo mix proveniente dalla tradizione africana, miscelata a quella francese e ai peculiari ingredienti locali.


La due giorni nel profondo sud, tra realtà e leggende metropolitane, divenne comunque un evento storico e sicuramente contribuì a pubblicizzare l'album Jazz, che sarebbe uscito due settimane dopo, esattamente come premeditato, decretandone l'ennesimo successo commerciale, nonostante la ormai consueta e indelicata accoglienza da parte della critica musicale (forse di quelli che non erano stati invitati al party), in particolare di quella americana, puritana e poco incline alle provocazioni dei Queen e, per esempio, alle loro “pornografiche” cicliste nude... questa però è un'altra storia e un'altra location.



Brano consigliato: Let Me Entertain You (Freddie Mercury – 1978)

Lettura consigliata: Roberto De Ponti, Queen Opera Omnia, le storie dietro le canzoni, Giunti

Link utili:

www.neworleans.com

www.hilton.com/en/hotels/msyrhwa-the-roosevelt-new-orleans

www.brennansneworleans.com

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